Torino, 29 settembre 2025.
Il nostro Club, insieme al Rotary Club Torino Risorgimento e al Rotaract Torino Sud e Sud Ovest, in un clima di dialogo costruttivo e intergenerazionale, ha ospitato un incontro che ha visto protagonista il Professore Francesco Profumo, che ha portato all’attenzione dei presenti alcune delle principali sfide che riguardano il mondo dei giovani in Italia.
Nel suo intervento, il Professor Profumo ha delineato un quadro attuale segnato da due fattori critici: il calo demografico e il fenomeno della “fuga dei cervelli”. I dati mostrano una netta contrazione delle nascite nel Paese, passate da 1.300.000 nel 1964 a circa 360.000 nel 2024, segnale di una crisi demografica che avrà conseguenze importanti sul futuro. A questo si aggiunge il dato riguardante l’emigrazione giovanile: oltre 191.000 giovani ogni anno scelgono di trasferirsi all’estero, spesso fuori dai confini europei, alla ricerca di migliori opportunità professionali e personali.
Durante la relazione, sono emerse anche alcune delle cause principali di questa situazione: la difficoltà, in particolare per le donne, di conciliare lavoro e famiglia, la carenza di servizi per l’infanzia nella fascia 0-3 anni, e un mercato del lavoro che troppo spesso non valorizza adeguatamente le competenze e i titoli di studio, specialmente quelli più avanzati
Un tema centrale della serata è stato quello dell’apprendimento permanente: in un’epoca di rapida trasformazione tecnologica, in cui le competenze acquisiscono rapidamente obsolescenza, non è più sufficiente affidarsi a un unico percorso formativo. È necessario dunque “imparare a imparare” per tutto l’arco della vita, sostenuti da politiche attive e investimenti lungimiranti. Il Professor Profumo ha suggerito, a tale proposito, la possibilità di instaurare un vero e proprio “contratto di assicurazione sulla rieducazione”, cioè un patto tra università e studenti che permetta a chiunque di aggiornare e rinnovare costantemente le proprie competenze.
L’incontro si è concluso con un vivace dibattito, favorito dalla partecipazione attiva di molti soci e ospiti, confermando l’importanza di uno spazio di discussione aperta e pluralista, assicurato da un Club sempre attento a promuovere la riflessione collettiva su questioni di grande attualità.

