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INCONTRO CON IL SINDACO DELLA CITTÀ DI TORINO STEFANO LO RUSSO

INCONTRO CON IL SINDACO DELLA CITTÀ DI TORINO STEFANO LO RUSSO

Torino, 28 ottobre 2024

La certo non usuale presenza del Sindaco all’interno del nostro club è stata connotata da una elevata partecipazione di soci, consorti ed anche ospiti; va immediatamente evidenziato che pur nella assenza di caratteristiche propriamente istituzionali della visita, il ruolo del nostro Primo Cittadino non ha potuto essere pretermesso: così che la relazione ha affrontato , sia pure sotto più profili (quello della sicurezza, quello delle preoccupazioni per microcriminalità, quello delle tensioni negli istituì carcerari), il focus della trasformazione della nostra città, da territorio propriamente industriale ad una società avviata verso altre forme di sviluppo, ancora in parte ignote ed in parte oggetto di discussione e ricerca.
Il relatore ha evidenziato pur tuttavia che le difficolta oggettive in cui la nostra città attualmente si trova e che derivano principalmente da una peraltro nota situazione delle finanze comunali, che impediscono più precisi interventi (ad esempio per la manutenzione delle strade ovvero per un incremento dei dipendenti per lo svolgimento dei compiti istituzionali), le stesse sono soggettivamente vissute dai cittadini, come più gravi, proprio per una “navigazione” verso un futuro in parte ignoto in misura in parte più allarmata di quanto realisticamente valutabile, anche in confronto con analoghe e ben più gravi situazioni quali rilevabili in altre grandi città italiane: con riferimento esplicito ed esemplificativo alle occupazioni di immobili, spaccio di droga e così via.
Premesso che le istituzioni sono fra loro concordi nell’affrontare questi problemi e che l’amministrazione municipale collabora con quella regionale e con la prefettura, pur tuttavia soluzioni diverse da quelle praticabili sul piano amministrativo sarebbero possibili solo attraverso valutazioni di competenza più prettamente politica (come ad esempio la priorità da accordare alla prevenzione ovvero alla repressione e quindi all’uso della carcerazione; oppure, ed è il caso della microcriminalità da droga, alla definizione della posizione del tossicodipendente , se più malato o più colpevole); la trasformazione della nostra città è resa evidente dall’interesse che ad esempio la ricerca aereospaziale ha suscitato anche al di là della città stessa; dall’auspicabile maggiore cooperazione fra Università e Politecnico (il Sindaco ha tenuto a sottolineare che pur docente in quest’ultimo è un laureato dell’Università) e soprattutto nella creazione di un polo universitario attraverso l’istituita sede di un ateneo francese. Non solo la nostra città può quindi orientarsi ad un futuro di società di servizi, in una trasformazione che comunque vede la difficoltà di assumere la veste di una città turistica, ma anche e soprattutto in un polo culturale con la conseguente attrazione per tutto ciò che dalla cultura tecnica e umanistica può derivare.
Il futuro può apparire difficile, ma connotato in ogni caso da una non irragionevole ed anzi fiduciosa speranza.